sabato 20 settembre 2008

FARE BAMBOLE.





Molti anni fa Artè fece bambole.

Perseguitata da ritagli di stoffa, sete da ricamo, pizzi e merletti, nastri, perline, piume – che la sua gazzità le fa raccogliere nel corso del tempo - pensò di disfarsene dando loro forma umana.

Ne fece un cestino colmo.

Parte di loro fu mangiata da Micix, la siamese che un giorno venne lasciata da sola troppo a lungo e si vendicò. Parte fu venduta a un estroso venditore di abiti del centro di Roma, disposto a pagare il prezzo eccessivo che un lavoro così lungo comportava (del resto, non furono fatte per essere vendute; capitò), e chissà se quelle sono ancora vive, e cosa stanno facendo, e dove si trovano.

Due restarono. Lei e Lui.

Come si fanno queste bambole?

Avrete certo una zia che ha smesso una sottoveste di vera seta bianca. Questa è la base. Ritagliate in quella stoffa una sagoma di corpo inclusa la testa, e quattro arti. Ricordatevi i margini. Cucite; imbottite tutto di ovatta, tendendo bene.

Non preoccupatevi della sagoma, lasciate che vada un po’ dove vuole. Allungata, rotonda, dal collo lungo, dalla testa stretta… Questo sarà il carattere della bambola. La forma della testa detterà il segno dei tratti del volto, la forma del corpo farà nascere il vestito.

Vedrete che ci vuole poco a fare una faccità. Basta avere un simulacro di volto, piazzateci degli occhi ed è fatta; per sovrappiù, una bocca, una naso.

I vestiti poi, se avete una scatola di ritagli, verranno da sé.

2 commenti:

Michela cake designer ha detto...

Daaaaaaaaaaaaaaaaaaai.
Le bambole?
Che brava.
Le tieni ovviamente. no?
Son bellissimissime.
Ed anche le foto qui sotto.. mi son lustrata gli occhi..ci vorrebbero due belle anfore così da me in soggiorno.

artemisia comina ha detto...

e quando mai le daremo via, le ultime, le sopravvissute! (anzi, chiederò ad Arté di farne una nuova).

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