![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdzzgG_2WVnouywuHC6u6VGqpXtFDRio3aNqQiLfbsDtdh95jQk8EioRn6Tx5888FfoFYMO1kratH3a4SQS0x-CgP0D0KwKktTJ9pEaE1EiCQLk676R2qW4YNLSnd6l565iMHqkXFGPqrV/s400/tartufi.jpg)
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhB4X3yhbowQdf2ipK9YX2b4KeGyjbSC9s5h-LOGF2J2TYgV9BZeuCurBMWeuIs6Fma8om_1AbY_opKRvqK8u-OqOThU2NuBaix7CQNy8NvmKjsTx3Me2m29oC1dFL8OGc5g3KQFfpjbeCO/s400/sulpizio1.jpg)
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpdsjsXL36P6I9XIlQifkjzQ5hn7I3H6x6tzR9CApA9PNuVSsJ6z2L0XWgplIgONBPAiwTXIqeM63hU9zbIgPUZdpnWuEWUgv6fdtjGA-hXM5IGb6OPwyOLIuXcgsTHEoG4RSLH7P5C-iK/s400/sulpizio2.jpg)
Abbiamo scoperto che la Val di Comino è ricca di tartufo nero di buona qualità, soprattutto nel versante laziale del Parco nazionale d’Abruzzo, in particolare a Campoli. Ma come avviene per altri prodotti della zona, non c’è alcuna tutela del rapporto territorio-prodotto, ed insieme nessuna difesa della qualità, potenzialmente alta. Piuttosto, pare che questo tartufo venga esportato e venduto in altri territori, capaci di promuovere identità e marchio. In particolare a Norcia. Ne abbiamo parlato con un oste non a caso foresto: il trevigiano chef e proprietario del Ratafià di Isola del Liri. Quanto all’assaggiarlo e apprezzarlo, lo abbiamo mangiato dalla signora Maria delle Onde del Fibreno.
Percorrendo la strada che da Sora va a Pescasseroli, subito dopo il bivio per Campoli c’è Sulpizio, un’azienda che vende tartufi sia freschi che conservati, e tutta una serie di prodotti che del tartufo fanno uso.
Nessun commento:
Posta un commento