Sempre, in viaggio, mentre si va come spesso succede in una stradina di campagna, se vedo a un bivio un'insegna appesa a un solitario palo che indica una stradina ancora più piccola con una lontana e vaga promessa di poterie, sempre la voglia di andare, subito, è molta.
Questo produce la presenza in casa di ciotole e piatti, spaiati così come li amo, uno diverso dall’altro, da assemblare a seconda del giorno e dell’umore.
Spesso nei paesi del nord, in mezzo a campi battuti dai venti si trovano sperduti poteristi che conoscono bene le terre, gli smalti. Che si astengono da distratti fiorellini, ma danno coloriture profonde e metalliche, che conoscono la materia. Quindi negli anni ho comperato un piatto, una ciotola, una in Scozia, una in Irlanda, un'altra in Norvegia, ma anche in Germania, in Olanda, in Austria. Difficile tornare da un viaggio senza almeno un pacchetto avvolto in molteplici imbottiture a complicare il bagaglio. Anche da Siracusa sono stata capace di venir via con numerosi involti con dentro piatti inglesi che un’inglese emigrata vendeva colà, come da Panarea tornai perigliosamente saltando da una barca all’altra con una zuppiera in mano, mentre ancora mi mordo le mani per non aver speso una cifra folle per una certa porcellana di Parigi in un mercatino di Strasburgo.
Della Francia campestre mi fidavo meno che delle campagne nordiche, ma in una fattoria dell'Aveyron tra i campi, i cavalli e i falchi ho trovato un potterista di grande bravura, Peter, che lavora aiutato dalla moglie Maureen.
Il cartello questa volta ci ha portato a una fattoria convertita in laboratorio, da cui trasparivano insieme un grande garbo di vita, bellezza e la difficoltà di starsene così ai margini. Al momento della visita c'era solo lei, Maureen Anderson, gentilissima e schiva, che ci ha fatto visitare anche il laboratorio e ci ha raccontato qualche frammento della loro storia.
Ricchissima produzione di vasi con tre tipi di terre, da quella del giardino di casa, la più grezza, a un'altra più raffinata che viene da un’altra zona della Francia, a una più raffinata ancora inglese. Dai tre tipi di terre derivano prodotti con tre fasce di prezzi, arrivando a cifre non basse ma a mio avviso meritate.
Siamo venuti via con due piatti, uno enorme di un viola metallico, un altro con profondi blu.
Quando ho chiesto alla signora se avevano un sito, sperando in futuri golosi acquisti, schivandosi ancora mi ha detto: i nostri figli, forse...ma loro vogliono un mestiere in cui si guadagni di più.
Peter Lee et Maureen Anderson
Poterie de Fouloubal
12270 St.André de Najac, Aveyron, Midi-Pyrénées
tél. : 05 65 65 71 03
Courriel : peter.lee@cegetel.net
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