mercoledì 22 luglio 2020
Pasta e patate alle scorze di parmigiano. Con soffritto. Napoli
Da Artemisia
Il cactus di Cappuccetto Rosso - a passeggio sotto il redivivo bonsai - si va riempiendo di puntolini rosso fucsia, che va aprendo oggi uno domani due, a stellina, come se avesse dentro un sommovimento, un sobbollio che si esprime come un fiorito linguaggio morse. Ho già fatto una versione di codesta pasta con le scorze di parmigiano: Pasta e patate alle croste di parmigiano. Senza soffritto e alquanto azzeccata. Napoli. Più light di questa, con una procedura diversa (buona altrettanto, visto che ve lo chiedete); qui ho provato quella di Gennarino., che dovrebbe essere molto napoletana. Il recupero delle croste lo apprezzo molto. Su AAA c'è anche la Pasta e patate napoletana, con la provola.
Soffriggere a lungo, e a fuoco basso, in pentola con fondo pesante, in olio d'oliva e.v., mezza cipolla ramata, fino a cipolla dorata e morbida.
Poi un paio di patate pelate e tagliate a dadolata e 4-5 pomodorini “schiattati” (come dicono a Napoli mentre li schiacciano: la buccia esplodendo rimarrà intera cedendo sapore; potrà essere tolta se si vuole; se non si hanno pomodorini, un cucchiaino di concentrato di pomodoro).
Aggiungete croste di parmigiano ben spazzolate a tocchetti: ne ho messe una manciata; abbondate senza remore.
Coprite con 4 mestoli di brodo vegetale caldo (preparatene un litro e mezzo, anche se forse non lo userete tutto) e fate cuocere fino a patate morbide: la pasta sarà cremosa.
Aggiungete 180g di pasta (ho usato la mista del Pastificio dei Campi) e portatela a cottura mescolando spesso e aggiungendo - se necessario – poco brodo per volta (attenti, le croste si attaccano).
Quando la pasta è al dente (deve essere in crema fluida, regolate il liquido) spegnete, aggiungete parmigiano grattugiato e mantecate vigorosamente.
Aggiungete un giro di olio d'oliva e.v., una spolverata di pepe nero macinato al momento e qualche foglia di maggiorana.
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