domenica 25 giugno 2017
Giugno. La Festa della Tartelletta
Giugno 2017. La Festa della Tartelletta. La faccenda era questa: ho sfidato un gruppo di sessanta persone a una sorta di scommessa impossibile. Fate conto, una cosa del genere: mancano sessanta timbri di sessanta uffici pubblici che avremmo dovuto raccogliere dagli otto anni fa al giorno prima: cercate gli uffici, di cui nel frattempo è spesso cambiato il responsabile se non il medesimo ufficio, convincetelo che si può fare, recuperate il timbro, e fate presto. Un po' come nelle fiabe, quando i fratelli partono con consegne impossibili e poi tornano, vissute inverosimili avventure, dopo un anno, e vincono la mano di principesse varie. Bene, invece delle principesse promisi alcune tartellette.
Nel momento in cui l'impresa riuscì, e mi trovai con i sessanta timbri, alla gioia si mescolò la perplessità. Mò che faccio? In primo luogo ho risolto la quantità: sei dolci, uno ogni dieci eroi. E che fossero al cucchiaio: che gli eroi non si trovino a tagliare, fare porzioni, incasinare. Ogni dolce può, a cucchiaiate, essere assaggiato da molti. Con frutta di stagione, che è estate. Tutti uguali, che ci vuole un stile, nella forma rotonda e nel diametro. Tutti uguali rotondi e bassi, che li infilerò in stampi di alluminio da infilare a loro volta in contenitori da pizza, che li debbo impilare e portare altrove. I cucchiai furono cinesi, di metallo, a pochi soldi per poter essere abbandonati senza lacrime; perfetti, della forma dei cinesi di porcellana.
Risolto il paradigma, il resto è venuto da sé: Cajasse quercynoise con le ciliegie, Torta di farina gialla e fragole, Flognarde di albicocche e pistacchi, Torta di cioccolato e amaretti (sì, una di cioccolato ci voleva), Crumble di fragole e mandorle. Le tartellette furono accompagnate da birra e panini in una sorta di centro sociale ospitale e simpatico, dove andava di continuo, su uno schermo, la corazzata Potëmkin, mentre sul pavimento correvano diversi bambini nuovi e nuovissimi prodotti dagli eroi nell'arco dei medesimi otto anni in cui si sarebbe dovuta fare la raccolta dei timbri.
Francia. Midi-Pyrénées. Cajasse quercynoise con le ciliegie
Torta di farina gialla e fragole
Francia. Perigord. Flognarde di albicocche e pistacchi
Torta di cioccolato e amaretti di Nigella
Crumble di fragole e mandorle di Nigella
Una notra sulla cajasse e sulla flognarde: la Cajasse è del Perigord, Quercy, Midi-Pyrénées, senza nulla, accompagnata da marmellata, con la frutta; la Flognarde: è dell'Auvergne, Limousin, Perigord, con pere, mele, prugne. Parenti stretti e strettissimi: il Far: Bretagna, senza nulla, con le prugne; il Clafoutis: Limousin, Massiccio Centrale, con le ciliege non denocciolate. L'impasto - una crèpe épaisse - varia tra le varie versioni ed entro le varie versioni, ma si somiglia tanto. I semplicissimi dolci regionali di Francia.
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