mercoledì 15 giugno 2011
VENEZIA. IL CHIOSTRO DI MADONNA DELL'ORTO
Erano anni che volevo vedere questo chiostro. Un magnifico chiostro di una grande chiesa veneziana, San Cristoforo detta Madonna dell'Orto. Chiostro che ho visto lungamente invaso di erbe, e ospitante una civetta dagli alti gridi, che una volta ci immobilizzò sull'uscio di casa lanciadone uno dritto sulla nostra testa, mentre si tornava a tarda notte dalle fatiche del festival del cinema. Quella stessa che vedemmo la prima volta arrancare, in una notte di tempesta, sul tetto di fronte alla nostra casa, come una monacello bruno che tornasse al convento chino in lotta con il vento. Oppure la ricordo (lei, sua sorella, suo zio) una mattina soleggiata, ancora vicina all'alba, dritta su un alto muro della chiesa, guardare verso la laguna.
Mi manca assai la civetta, quella famigliola di civette con il loro canto metallico, da quando il chiostro, privato (Venezia, quante cose hai disperso nel momento della tua perdita di autonomia e ricchezza), è stato restaurato e trasformato una casa piccola, ma potete immaginare quanto bella come spazio in cui far girare il pensiero e l'anima, avendoli.
Ora in coincidenza con la Biennale il chiostro si apre per una mostra di artisti cari ai padroni di casa. E così ecco l'occasione sperata: ci infiliamo subito dentro e ne ammiriamo ogni pietra e mattoncino.
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