Da
Artemisia
Non ci vuole nulla a farla – tranne i porcini, già; ed è buonissima.
Scottare dei
porcini puliti e a tocchetti in
olio d’oliva con
aglio e
peperoncino. Aggiungere un volume quasi uguale di
patate (tenetevi un po’ sotto) a piccoli tocchetti (piccoli, perché debbono cuocere velocemente per non spossare i funghi).
Coprire con
acqua a filo,
salare.
Far cuocere fino a che le patate non sono a puntino.
Aggiungere del
prezzemolo triturato e un giro di
olio d’oliva e.v.
Infilare nelle ciotole una fetta o due di
pane alle castagne tostato.
tipico piatto della mia infanzia, al ritorno dalle gite autunnali nei boschi liguri, li chiamavamo funghi a funghetto, e non venivano impiegati i porcini, bensì alcuni loro fratelli meno pregiati, ma più adatti al piatto perchè molto meno "scivolosi" e più croccanti...
RispondiEliminaUna zuppa cosi' bella, e posso assaporarla con gli occhi, non l'avevo mai vista. Ti prego, Artemisia, dimmi che posso farla con altri funghi, aggiungendo i porcini secchi. Si puo'?
RispondiElimina@ frenci, forse i chiodini, le gallinelle? scivolosi vabbe', ma così profumati ;)
RispondiElimina@ certo che sì, barbara, vedi che dice frenci? perfino gli champignons puoi usare, però in questo caso sono veramente necessari, per dare vita alla zuppa, anche i porcini secchi, e per prudenza ci schiaccerei dentro anche un pezzetto di crema di tartufo, o perfino di pasta d'acciughe, alla fine.