La bellezza dei vasi. Il colore dorato, la fragilità, la grandezza – spesso ti ci puoi infilare – il fascino ipnotizzante della ripetizione del segno, della sua minima variazione, la rotondità che irraggia intorno la luminosità della superficie, la comparsa degli umani, l’importanza del naso, degli occhi, del gesto.
Questi, come i
lekythos, sono ai nostri occhi di Magna Grecia, ai nostri sguardi etruschi più ignoti e sorprendenti.
Foto di Nunchesto e Artemisia.
sì però... come direbbe arnheim, sui nostri occhi di magna grecia, sui nostri sguardi etruschi, si sono accumulati secoli di percezioni visive.
RispondiEliminae i segni... non son più esotici, non son più neutri...
pom.
vedere le svastiche, antichi simboli indoeuropei di fortuna e benessere apparire su vasi greci fa un effetto alquanto strano agli occhi dell'uomo moderno. Associazioni troppo lampanti alla germania nazista..
RispondiEliminageometrici e fortemente intriganti.
RispondiEliminache belle foto e cosi curate nel ritrarre i particolari
RispondiEliminaciao marcella, bentornata!
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