giovedì 18 settembre 2008
GRECIA. ATENE. MUSEO ARCHEOLOGICO. AFRODITE, IL CECE E LA ROSA.
Già c’è la rosa, già matura il cece
E già si taglia, Sòsilo, la prima
bràssica. C’è la sardella lucente
E il formaggio salato
Appena rappreso e le ricce, tenere
Foglie di lattuga. E noi non siamo
Ancora in riva al mare o su una cima
Ridente, come sempre un tempo, Sòsilo?
Vedi, Antigene e Bacchio ieri scherzavano,
ed oggi li portiamo nella tomba.
Filodemo, tradotto da Quasimodo.
Antologia Palatina, Garzanti, 1977.
Testa di dea, forse Afrodite, 460 a.C. circa.
Papavero:
arriva il tempo
bellezza decurtata
da immaginare
Artemisia medita:
raccogliendo tutti questi frammenti, di sculture e di poesia, pensavo come il decurtare dilati. L'immaginazione al potere.
arriva il tempo
RispondiEliminabellezza decurtata
da immaginare
la bellezza del frammento.
RispondiEliminaL'anno scorso, per il mio compleanno mi sono regalata questo posto e la città, per rendere omaggio a quella formazione "classica", vissuta sino ad allora solo sui libri. E' stato come un ritorno a casa, anziché un arrivo in un luogo sconosciuto, forse anche perché avevo una raccolta di lirici greci a farmi compagnia.
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