LAZIO. VALLE DI COMINO. IL GIARDINO DI LUGLIO. A CAPOFITTO NELL’ERBA 1.
In una settimana l’erba è cresciuta ancora; il passo si avviluppa negli steli, ai fiori selvatici si mescola qualche sopravvissuta malvarosa, i frutti delle palme cadono al suolo, l’operoso, domestico ragno si attesta sulla vite americana che circonda la casa e chiude le persiane, il glicine cala la sua fitta cortina sulla porta del giardino, la mentuccia prospera e sprigiona acuti aromi quando la si calpesta, il bosso è fitto come la barba del profeta, le erbe non tagliate si riempiono di semi.
il bosso folto la dice lunga sugli anni della casa -una pianta che cresce lentissima
RispondiEliminache bello il sauvage-lascia che sia
luoghi introvabili impagabili