mercoledì 12 dicembre 2007

TOSCANA. FIRENZE. HOTEL MONNA LISA.









La bassa stagione e i prezzi scontati ci ha fatto far pace anche con l’Hotel Monna Lisa, una assai vecchia conoscenza, che come Il Cibreo, avevamo abbandonato seccati dai cospicui aumenti eureschi.

Il nostro albergo a Firenze, insieme con il Loggiato dei Serviti, che però è conoscenza più recente. Lo trovai per caso un giorno lontano in cui venimmo senza prenotazione in una Firenze assai piena, salvifico rifugio. Ci piacque l’imponenza severa del palazzo, l’eleganza in disparte e insieme centrale di Borgo Pinti, lo scricchiolio delle porte, i molti segni e ricordi dello scultore che l’abitò nell’ottocento, l’atmosfera di casa, il pullular di inglesi, la sala delle colazioni che dà su un giardino interno. Nel frattempo l’Hotel si è ingrandito con una dependance in giardino, la cosiddetta Aranciera, mi pare. Suite una uguale all’altra, tutto nuovo, niente scricchiolii. L’ultima volta ci misero lì, con nostra grande afflizione e disappunto. Questa volta abbiamo ottenuto di tornare nella parte vecchia con i suoi cigolii e assurdi mobili variamente assemblati. Tra l’altro, è meno cara. Quando ho dichiarato la mia netta preferenza al ricevimento, l’addetta ha sussurrato: “Non si faccia sentire!”.

Hotel Monna Lisa
Borgo Pinti, 27
Tel. 055-2479751

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