Di Artemisia
Cinque banane mature, 250g di latte di mandorle e pistacchi, un cucchiaino di pasta di semi di vaniglia, 50g di rum, quattro cucchiai di cacao amaro.
Sotto forma di crema
Lo rifaccio e lo servo in tazzine (eravamo 15). Grand Marnier invece di
Rum. Ne avanza: sorpresa: dopo un giorno di frigo diventa rassodata
crema. Sul tavolo di Giugno 2018. Quindici, alla fine di una giornata di lavoro
Godurioso. Sto pensando a un prossimo menu orticolo e questo mi sembra il giusto finale. Non orticolo di qui, ma praticamente ecosolidale
RispondiEliminaNoooooo, ricomincio a morire dall'invidia per quei bicchieri strepitosi
RispondiEliminaRicomincia la stagione dei frullatoni d'Artemisia! Che libidine!
RispondiElimina:-)
Degna fine per una banana molto matura che si annoiava in frigorifero. Adatto al fresco autunnale mattutino di Roma - però senz'alcool che ci sarebbe stato benissimo, ma non a quell'ora e prima di una giornata di lavoro!!!
RispondiEliminaE sì, il quadro è proprio vaniglia e rum. Aproposito mi viene in mente che non ho mai rifatto la torta nantaise... hmm... bisognerà rimediare. Sai qual è la domanda che mi pongo? Come mai proprio in un porto coloniale possa essere nata una torta che è il trionfo del surrogato autoctono di barbabietola anziché dell'aromatico e bruno prodotto dell'esotica canna... filologia culinaria, hmm...
RispondiEliminai mix coloniali sono davvero mix
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