martedì 29 dicembre 2020

Roccocò di Anna Maria. Gaeta

Da Anna Maria

Nell'Orto Botanico che si spoglia catturo ancora delle foglie, quelle magnifiche - rosse, arancio, rigate, luminose, toste - della Parrotia Persica: le metto ad arricciarsi in un cesto, insieme a frammenti di grandi coni dell'Araucaria e altri furti. Roccocò di Anna Maria. Gaeta. Arrivò - come gradito! - un vassoio di biscotti natalizi del Sud, quelli ricchi di miele, quelli che si donavano agli dei, e adesso eccoli qui per noi. Li mangiamo devoti nelle buie mattine dicembrine, rallegrati da tazze di cioccolata, lucette e moccoli. Chiesi ad Anna Maria la ricetta. Nel vassoio oltre ai roccocò si vedono le Esse al miele di Coccia di morte e le Sciuscielle di Gaeta, mentre i Tozzi di Filomena si intravedono appena; le ciambelline sono pressapoco come queste: Ciambelline al vino. Su AAA ci sono pure i Roccocò di Nepitella

1kg di farina00; 800g di zucchero; 400g di mandorle con la buccia tostate, appena macinate grossolanamente (si possono tostare qualche giorno prima); un cucchiaio raso di cannella in polvere; 1 cucchiaino raso di chiodi di garofano in polvere; la  buccia di 3-4 arance non trattate, solo la parte bianca, grattugiata; 25g di cacao amaro; 10g di ammoniaca per dolci.

Impastare prima con il succo, tiepido, delle arance utilizzate per la buccia, poi continuare con l'aggiunta di acqua tiepida (la quantità va vista al momento, se ne mette un po' per volta: all'improvviso l'impasto diventa troppo molle).

Si fanno dei cilindretti che vanno chiusi a cerchio. 

Sopra le ciambelle si inseriscono due mezze mandorle con la buccia. 

In forno a 180° per circa 20'. 







6 commenti:

  1. non ho mai incontrato i rococò ma mi sembrano buoni assai. in quel contesto poi...

    RispondiElimina
  2. che combinazione: proprio ieri mi arrivò una bustina di posto napoletano e volevo proprio cimentarmi nei rococò, mai fatti. Vado a paragonare queste tue ricette con Francesconi. Intanto vi facci un augurio, e anche a chi legge, di buone cose. ciao, stefano

    RispondiElimina
  3. ..auguri di buon anno a tutti... allora.. li ho fatto ieri.. molto buoni. Mi sono attenuto al 75% alla lettera della ricetta e il resto ho modificato, dopo aver leggiucchiato qui e la.
    Ho usato metà dosi, perché trattavisi di esperimento:
    250g mandorle, di cui due parti lasciate intere e una parte tagliuzzata
    ho introdotto una punta di sale
    ho aumentato i canditi: o meglio: ho utilizzato 100 g tra mandarino intero candito, scorza di arancia, limone e cedro: il tutto tritato
    pisto come Artemisia, 5 g
    ho diminuito lo zucchero a 175 g e introdotto 25 di miele, sciolto in 100 ml di acqua tiepida - questo perché non li volevo durissimi, né troppo dolci
    ho anche aggiunto la buccia grattugiata di mezza arancia (la prossima volta voglio usare i mandarini)
    ho aggiunto un cucchiaino raso di cacao, per colore piu che altro (penso si pensa omettere)
    sono risultati duri ma assolutamente non spaccanti, penso per via dei canditi.
    ottimi. voglio ora rifarli con pisto fatto in casa
    con queste dosi si ottengono circa 14 rococo, dal diametro di circa 10-12 cm
    .... penso che fossero una quarantina d'anni che non li assaggiavo, da bambino mi sembra di ricordare non mi piacessero.
    in alcune versioni ho visto anche l'uso di uova nell'impasto.
    grazie
    stefano

    RispondiElimina
  4. .. scusate: mi sono sbagliato: la ricetta che ho provato è quella di Nepitella, non questa. artemisia se vuoi sposta là il commento
    stefano

    RispondiElimina
  5. grazie delle sperimentazioni! annotiamo!

    RispondiElimina

commenti