giovedì 22 giugno 2017
Giugno. Una cena per quattro cavalieri
Giugno 2017. Una cena per quattro cavalieri. Incarichiamo quattro giovani cavalieri (dei due sessi) di portare a buon esito un seminario. Li incoraggiamo con: Penne di Gragnano con ragù di polpo (continuiamo a sperimantarlo, era squisitissimo così), Polenta pasticciata alla Cellini, Torta di zucchine e riso ligure avvolta in più sfoglie, Modesta di ciliegie tiepida (calda è ancor meglio! l'avanzuccio, scaldato al micronde il giorno dopo, era squisito...non farsi impressionare dall'estate. ), Gelato alla vaniglia. La stanza al primo piano in cui ci rifugiamo nel calor per la sua ombrosità riposta, invita a furoreggiare in colori: la poltrona con la stoffa di Joseph Frank, quella rossa da giudice (ci hanno detto: non vedete com'è alta? è da giudice! e noi abbiamo abboccato), i mobili cinesi pure rossi, sono tutta un'incitazione a delinquere. Le porcellane uzbeke, con i fiori del cotone di un meraviglioso bianco e blu, oramai hanno casa nel mobile cinese e ci mettono un attimo a saltare in tavola, i kanga tanzaniani sono nell'armadio prossimo e anche loro ci volano subito su, i vecchi bicchieri messicani, richiamati dalla pensione, vengono schierati con le loro aperture larghe, adatte a far colare la fresca acqua estiva ai lati della bocca, come fossimo baccanti sobrie (non che Nunchesto abbia messo di mescere vini); si aggiungono posate veronesi le cui forchette sembrano strappate ai Tritoni, adatte a infilzare per uccidere più che per nutrire, ma in ogni caso le ospitiamo volentieri.
Penne di Gragnano con ragù di polpo
Torta di zucchine e riso ligure
Polenta pasticciata alla Cellini
Modesta di ciliegie
Gelato alla vaniglia
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