Di Artemisia
Ho fatto la cronaca vera del piatto; voi potete procedere con più
previsione e senno, trasformando incidenti in procedura.
L'ho rifatto anni dopo con tal senno in pentola di ghisa. Tornando a scrivere e cucinare al tempo stesso,
coniugando le due cose sul tavolo di cucina, come facevo una volta; le foto
sono di questa recente versione.
Mettere a rosolare un coniglio, a pezzi, in una pentola di coccio nella quale stia "giusto", con scalogno e olio d'oliva. Salare. Rigirarlo finché non è dorato su ogni lato.
Dimenticarlo, a fuoco molto basso.
Ricordarselo all'improvviso, proprio mentre sta per attaccarsi (circa mezz'ora dopo).
Afferrare convulsamente una bottiglia di limoncello che per caso è lì accanto, e versarne dei gran sorsi (tre o quattro, abbondare) che saranno man mano assorbiti, mentre si gira e si staccano i succhi caramellati dal fondo della pentola.
Servire spolverando di pepe nero macinato al momento, e scoprire che è ottimo.
sì sì, voglio proprio farlo alla tua maniera!
RispondiEliminano no... se lo faccio provo senza alcun criterio, come è stato per te ;))) Voglio riprodurre il colpo di genio !!
RispondiElimina:DDD
RispondiEliminaLo voglio fare!!! Qui il coniglio piace molto, anzi moltissimo e questo modo di accomodarlo incuriosisce per davvero.
RispondiEliminaisa, non hai detto se lo rifai con lo stress o senza!
RispondiEliminaAssolutamente con lo stress, è il mio genere!
RispondiEliminaGeniale... non mi sarebbe mai venuto in mente! E sono anche curiosa di capire che gusto ha... provo.
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