sabato 11 ottobre 2008
Madama Alticcia, una sontuosa torta anni Sessanta.
Nell'ambito delle Crostate, siamo nelle Crostate. Di tutto un po'.
Da Artemisia Comina
Faccio con piccoli cambiamenti una torta anni Sessanta e la battezzo Madama Alticcia, per motivi evidenti se si legge la ricetta. Anni fa frequentavo un divertente, istruttivo, irripetibile forum di cucina, cucina.it, abitato da persone anche di alta competenza. Ho imparato un sacco di cose. L’esperienza è finita quando il forum cambiò totalmente, con la rete che prese a soffrire di successi che sostituirono le condivisioni; sopravvisse ancora un po', poi chiuse. Era frequentato anche da persone impegnate in programmi RAI di cucina, quelli dove si saltellava e ci si leccava le dita, che andavano diventando un fenomeno. Avevo proposto Madama Alticcia nel forum, e quella, senza venire consultata, venne portata in TV e proposta come ricetta della conduttrice pure con un mio errore di procedura. La rapitrice mi propose poi di andare in TV a fare la cuoca per un giorno, allora poteva facilmente capitare; non ero adatta. Per anni Madama vagò nel web, credo ci sia ancora. La ricetta viene da un vecchio numero di Cucina Italiana. Perdere le tracce della sua storia la impoverisce: come dicevo è una ricetta anni Sessanta, e se non lo sai non la capisci. In esordio del post, foto di una versione attuale, più giù, la primigenia. La copertura gonfia più o meno, a seconda dell'energia con cui montate; comunque, il gusto non muta in modo importante. Verrà un ripieno fondente, al sapore di mandorle, dove amaretti, marmellata d'arance, rum si struggono in un abbraccio indistinguibile. La cima è leggera, nuvolosa, croccante. Nel menu di Dicembre 2000. L'ultimo dell'anno con Madama Alticcia. Per il menu di Maggio 2019. La presidentessa ne faccio una versione minima per una cena in tre; stampo di 18cm, dosi dimezzate. Al posto della marmellata, poche albicocche (le avevo surgelate) passate in padella con un cucchiaio di zucchero scuro.
Frolla: 250g di farina00 più 75g di burro, più 75g di zucchero, più un uovo, più un po' di liquore (quello a portata di mano), finché non si ottiene una pasta liscia, che si mette in fresco per mezz'ora.
Stenderla su della carta da forno bagnata e ben strizzata, quindi adagiarla con tutta la carta in una tortiera apribile di 22cm, adattandola al fondo e ai bordi (bordo: 4cm circa).
Procuratevi 150g di amaretti. Mettere tutti gli amaretti che c'entrano in un piatto della stessa circonferenza della tortiera, sul fondo del quale si è versato del rum, in modo che ce ne sia un filo; lasciarli finché non hanno bevuto il liquore. Tenere da parte quelli che non hanno trovato posto nel piatto.
Stendere sul fondo del guscio di pasta quattro cucchiaiate circa di marmellata (ho utilizzato marmellata d'arance; poiché era alquanto compatta, l'ho diluita con una cucchiaiata di rum).
Sovrapporvi, in uno strato ordinato, gli amaretti imbevuti; quindi sbriciolare quelli messi da parte, e riempire i buchi rimasti.
Montare, montare montare (a mano, 15 minuti) 125g di zucchero e due uova, poi aggiungere 100g di farina di mandorle e montare ancora un po'.
Versare questo composto sugli amaretti.
Forno (già caldo) a 170° per 40/50', senza aprire.
Far raffreddare, cospargere di zucchero a velo. Alticcia, per via del rum, ovvio.
E' un oltraggio alla creatività e alla buonafede!Rapire madama alticcia..vergognoso!
RispondiEliminaQuanto alla suddetta signora non solo gli ingredienti si struggono in morbido afflato fra loro, ma anche io dinanzi al pc. M'arrovello nel non poterne addentare una fetta immantinente...
Ah, sì, quel forum, che nostalgia di tanta brava gente! È il posto anche dove ci conoscemmo, ricordi?
RispondiEliminaQuanto alla vicenda, sì, ricordo vagamente, perché ho l'abitudine (buona? cattiva? chissà!) di dimenticare le cose brutte.
Grazie per aver riproposto la Madama, chissà che un giorno faccia una Aangeschoten Jonkvrouwe!!!
sciopina, non bisogna mai dare a un oggetto un nome di persona, si crea un legame diverso :DD
RispondiEliminaMarina, era davvero un bel forum, con tante persone interessanti.
RispondiEliminaPer fortuna qualcuna ancora posso contattarla :)
Madama Alticcia è una pellaccia: pensa che ancora il 28 settembre, pochi giorni fa, è comparsa su un blog che si chiama IlaComida! E anche Ila l'ha fatta con soddisfazione, e mi pare dalle risposte che altri l'hanno provata con lo stesso piacere.
COSA VUOI FARE? sono curiosissima di cosa possa uscire da una ricetta con quel nome!
PS: ho fatto il riso con la cannella, e presto lo posterò :D
Eccomi, come ti ho risposto sul mio blog non sapevo che partiva da te questa ricetta...e come potevo? Io l'ho presa un paio d'anni fa (o di piu'?) da una puntata in tv della trasmissione a cui ti riferisci, e l'ho sempre fatta compreso il lievito ma non mettendo la marmellata perche' forse l'ho persa come ingrediente quando li dicevano...Comunque ti faccio i miei complimenti perche'e' davvero buonissima, e aggiungo il tuo nome alla ricetta cosi' chi la prendera' da me avra' il tuo nome anche abbinato.
RispondiEliminaCiao Ila
Scusa non avevo visto che l'avevi presa da una rivista...comunque se non ho capito male l'hai un pochino modificata e comunque l'hanno presa da te e portata in tv, quindi il tuo nome lo aggiungo sicuro.
RispondiEliminaCiao ciao Ila
Artemisia cara, Aangeschoten Jonkvrouwe è la traduzione di Madama Alticcia in olandese. Sto pensando di metterci lo jenever al posto del rum ;) ti informerò dei risultati.
RispondiEliminaGrazie Ila gentilissima, perdonami se ti ho fatto sentire anche per mezzo secondo a disagio, avrei allora fatto meglio a tenere la bocca cucita.
RispondiEliminanon è una mia ricetta, sappilo, è solo una questione di stile, e non del tuo stile :DDD
sì, ho portato qualche modifica; sospetto che il lievito ci sia (controllerò), anche se l'ultima volta che l'ho fatta non l'ho messo (la mia nota presenta appunto quell'errore che circola su web: lievito negli ingredienti e non nell'esecuzione) la marmellata è un peccato non metterla, perché dà quell'effetto di "ma che c'è qui?" molto piacevole, molle, profumato ecc. ecc.. verrò a trovarti :)
Marina, non VEDO L'ORA di sentirtelo pronunciare!
RispondiEliminaMe la ricordo... Madama Alticcia, perchè, sulla base della ricetta che pubblicasti, provai a replicarla: che bontà... certo non mi ricordo che fine fece quella mezza bustina di lievito... ma, visto che lo hai fatto notare, recupero lo scritto e lo correggo.. non si sa mai... ;-)
RispondiEliminaBarbara, che bello avere ancora alcune vecchie amiche di quel magnifico forum :)
RispondiEliminami sa tanto che le prime volte ho messo quell'accidenti di lievito, e poi non più... :DDDD
questa ultima, che era senza, non ne sentiva la mancanza.
comunque, se vogliamo, verifico sulla ricetta originale.
Ciao Artemisia Comina,
RispondiEliminaho da pochissimo scoperto il tuo blog e ne sono rimasta incantata, a partire dall’incipit. Belle le ricette, ottimo il livello di scrittura (ogni tua ricetta è una perfetta lectio!). Mi sono permessa di inserire il tuo link di buon gusto nel sito per cui collaboro e mi farebbe piacere se tu passassi a visionarlo. Si parla di ricordi e si possono postare ricette con il latte condensato (questo alimento è un pretesto per tornare ad espolorare i tempi e i luoghi della memoria).
Tornerò prestissimo nel tuo blog, d’altronde è così invitante.
Un caro saluto.
Carla
www.lattecondensato.com/it/
Grazie tante, Carla Emanuela dei graditi apprezzamenti; quando si sproloquia un po' da soli, un piccolo riscontro incoraggiante ti rassicura.
RispondiEliminal'interessante del nostro contatto potrebbe essere che io di latte condensato non so veramente un accidenti; magari è un'opportunità di scoprire un nuovo mondo :)
quanto a ricordi, sono un po' più attrezzata :DDD
verrò a vedere.
che torta ragazza mia di una ricercatezza unica, garzie per la ricetta per le noci che mi hai lasciato sul blog
RispondiEliminaGunther, appena te l'ho passata, sono andata in cucina e l'ho fatta! magari domani ne parliamo :)
RispondiEliminaho proprio intenzione di farla subito!
RispondiEliminama il lievito?
merins, hai un'occasione d'oro: fai come ti pare :DDD
RispondiEliminase vuoi una recente esperienza, l'ultima, quella delle foto in alto, l'ho fatta senza.
Questione lievito.
RispondiEliminaFinalmente l'occhio mi è caduto sulla foto storica, la prima esecuzione di Alticcia, la penultima. Quella con il soprammobile - in realtà è una salsiera a forma di barca con un omino su - accanto.
E' chiaro che nella frolla c'è il lievito.
Si aprono le sperimentazioni: è meglio con, o senza?
Inoltre, io non so mai quanti anni sono passati da un evento, ma mi sa tanto che Alticcia va in giro da un sacco di tempo, almeno dal 2003.
Ahahahahah ti potrei parlare di una MIA e ripeto MIa versione di Tempura che nello stesso forum apparve qualche anno fa e che magicamente ricomparse qualche tempo dopo,scritta dalla stessa "Signora" con gli stessi errori ortografici ma nn solo, la vergongna più grande..con la stessa battuta fatta a proposito dei portoghesi ,veri "inventori" della Tempura..Cmq sia io la tua "Alticcia" l'ho fatta più volte e anche se leggessi di una versione "signoradellaTV" per rimarrebbe cmq Mada Alticcia di RM ;-) Così l'ho archiviata!
RispondiEliminaCara Lory, siamo finite nel tritatutto Tivvù :DD
RispondiEliminaper fortuna abbiamo anche noi una pellaccia, coma Alticcia :)
in margine: ma non potevano cambiare la stesura delle ricette, appropriarsene un po' meglio? questo frettoloso copia-incolla è forse ciò che irrita di più, questa trascurataggine che stattona tentativi di lavoro accurato, fatti con piacere, e li rende indistinto bolo televisivo.
madama alticcia sulle prime m'era parso si riferisse alla M., per via di quella voce dissonante striduliccia:))
RispondiEliminama no! lo so che non l'avresti mai fatto!
quanto al copyright delle ricette direi che in tempi di dominio tuttologante di blog sia un dato di molto effimero a meno che uno non vada a depositarlo come ha fatto Calciolari col suo (!)cioccolatissimo!!
ma se c'è una gara di sincerità a spifferare a più non posso tutti i nostri segreti!! (segreti?!ma dove?! ma quando?! quasi al cento per cento sono già dominio di un sapere pubblico!!)
trovo però molto scorretto appropriarsi e non citare le fonti ah questo decisamente non mi pare fatto bene!
ecco che Papavero esplicita un tema al quale pensavo - proprio perché conosco il dibattito webereccio su ciò - mentre raccontavo di Alticcia, ma su cui tacevo per non affastellare: ricette senza fonte, o con una fonte? senza storia, o con una storia?
RispondiEliminaprivarle di fonti e di storia, più ancora che scorretto, lo trovo incolto e depauperante. Alticcia è anni '60, e si deve saperlo.
nello specifico di Alticcia, si potrebbero introdurre poi variabili come il salto di mezzo, da web a tv; e di natura, da gratuito a 'a pagamento'. ma su questo ho pensato meno.
la tivvù non è-non dà cultura, un bombardamento-invasività di informazioni senza benefici di filtro (a meno che non ti registri qualcosa fatto bene-raro- e poi te lo ri-mediti)il web è altra cosa, acconsente ad altri tempi, è selettivo, esplorativo e al momento della sintonia trovata puoi fruirne e meditare quanto ti pare e piace e lasciamo poi fuori le faccende pecuniarie..
RispondiEliminaAhahah ho appena letto quello che ho scritto ;-)
RispondiEliminaCapito perchè nn potevano esserci dubbi sul fatto che quella era la MIA ricetta??..ahahah
Nn ci posso credere,ricomparse!!!
Mi butto a terra e rido ;-)
O piango..
cara Lory, siamo riconoscibili, è una fortuna :DD
RispondiEliminaCara Artemisia,
RispondiEliminagrazie per tutte le ricette che condividi sul tuo blog, io lo frequento da occhi silenziosi da oltre un anno. Ti conoscevo già sul "quel" forum, che anch'io abbandonai molti anni fa, stufa delle bacchettate inutili e del desiderio di appiattimento e banalizzazione che pareva essere la logica imperante.
Ritrovare te e il tuo blog per caso è stato un vero piacere.
Madama Alticcia me l'ero salvata (era forse il 2005 quando l'ho trovata) ma non l'ho mai fatta, non amando io gli amaretti, la tenevo in serbo per qualche occasione in cui potesse essere apprezzata appieno.
Prometto però che la farò a breve, ho visto le tue foto e me ne è venuta voglia.
Senza lievito per me, sarò talebana, ma la frolla la preferisco senza.
In quanto a ricette copiate o "rubate" è storia che si ripete,e si ripete, e ancora si ripete.
Quella signora ne ha scopiazzate un po' a tutti, saccheggiando gli archivi anche di un altro sito che frequento da molti anni,dove sono approdata dopo l'abbandono di quello sopra. Mai una parola sulla provenienza. E la giustificazione, una volta scoperta, è stata anche peggio dell'azione.
Ma non mi importa, una volta messe in rete le ricette diventano di tutti, e a me fa anche piacere che le mie cose vengano apprezzate e condivise.
E io apprezzo molto le tue. Davvero tanti complimenti.
Un caro saluto
Giuliana
cara Giuliana, grazie di aver parlato; anche a me fa molto piacere ritrovare qualche vecchia conoscenza di quel bel forum di cui ho nostalgia, quindi benvenuta, davvero.
RispondiEliminatu non hai un blog, mi pare di capire; qual'è il tuo sito? dove trovarti?
comunque, ti aspetto ancora qui :)
Scherzi?? Qui la cosa è gravissima...
RispondiEliminaLa mia solidarietà:
http://rosmarina90.blogspot.com/2009/10/indignazione-urgente.html
sono nella blogsfera da quasi un anno e ogni tre per due salta fuori qualche simpaticone che scopiazza allegramente, poi magari ci fa pure una trasmissione tv o un libro...un caso potrebbe anche molto lontanamente essere ma dal nome della tua ricetta è molto strano......in rete si trovano un sacco di riferimenti che la danno di Anna Moroni...ennò!!non si fa..sarei curiosa di sapere da dove arriva la ricetta anni 60 perchè io sono in possesso di un libro del 1982 "la tavola d'oro" ed. Vallardi dove la tua ricetta compare come Torta di amaretti e mandorle ed è praticamente identica tranne nello zucchero. plagio nel plagio??la cosa buffa è che è una torta che faccio spesso usando proprio la marmellata di arance e l'avrei rifatta fra poco per pubblicarla sul blog....urgh rischiavo un'accusa di plagio!!!hi hi hi(un piccolo sorriso ci voleva no?)bene la rifarò e la pubblicherò raccontando questa storiella, che dici??
RispondiElimina@ grazie ros :)
RispondiElimina@ già, la rivista è la mitica Cucina Italiana, ho ancora il numero; lì si usava, mi pare, marmellata di prugne, ma io ho preferito quella di arance. Ho ancora una serie di torte del periodo e di quella rivista da provare, seducenti appunto, per scostumatezza. Quindi siamo circa trent'anni prima della tua versione...e già, gira e rigira :DD
aggiungo la ricetta che gira su rete come della moroni è esattamente la mia, con la mia scrittura, il mio linguaggio e i miei errori (la famosa bustina di lievito che appare e scompare); non c'è nemmeno lo sforzo della trascrizione.
RispondiEliminaIo non ti conoscevo ancora quando ho aderito all'iniziativa partita da Adriano... ma adesso che sono venuta qui... che ho visto Madama Alticcia, che mi sto facendo un giro per il tuo blog...
RispondiEliminaoioisantamammadeifelini
mi ero persa qualcosa di davvvero bello e buono!
nasinasidavvero riconoscenti per esserci
o micia, grazie molte, e sappi che qui i gatti sono ben accolti e ricevono sempre almeno una grattatina.
RispondiEliminanel blog di fiordifrolla ce' una crostata di amaretti molto simile alla tua qui postata ! bbello anche il tuo di blog ,compliments!
RispondiEliminagrazie anonimo (buone sempre le torte dove gli amaretti fondono).
RispondiEliminal'ho fatta... l'ho fatta! ed è buonissima! :P
RispondiEliminagrazie mille!
laura
laura, grazie del riscontro e lieta della tua soddisfazione.
RispondiEliminaCiao! Era da un po' nella mia lista di torte da fare e finalmente l'ho fatta per la sera di fine anno ed è' piaciuta molto a tutti, da rifare sicuramente. La prossima volta provo con una punta di lievito. Che belle queste torte degli anni passate, spero tu ne abbia postate ancora, cercherò nel tuo sito. Buon 2015! Pastafrolla
RispondiEliminagrazie Pastafrolla :) sì, ne ho ancora qualcuna...
RispondiEliminaStupenda questa crostata!!
RispondiEliminaGrazie per questa bella ricetta! :)
RispondiEliminaInco, da provare, come ha fatto Italians, (l'ho vista, mi piace anche nella tua versione più sottile); ma Italians, prima che mia è degli anni Sessanta, credo che più che della proprietà valga la pena tenere traccia delle culture, è una ricca torta anni Sessanta :) La moronite mi contraria perché blobba tutto, appiattisce, anonimizza.
RispondiEliminaricapito qui per caso, dopo averi riconosciuto Madama Alticcia dalla foto messa su Bloglovin da una blogger che l'ha riproposta.
RispondiEliminaE scopro di essere anche un po' maleducata, perchè non ho risposto alla domanda che mi hai fatto allora.
Mi scuso e ti mando un bacio.
giuliana :)
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminainvolontariamente eliminato il commento di Stefano che dice di aver provato e approvato: felice io.
RispondiEliminaGennaio 2018: rifatta. Sara' la mia vena alcolica ma trovo qiesta torta Fe-no-me-na-le. Migliora col tempo. Ovvero il giorno dopo.
RispondiEliminaQuesta volta ho prima cotto il guscio in bianco (non la frolla indicata da artemisia, ma una frolla milano che avevo in greezer)
Usato marmellata arancia e rum & brandy
A primavera provo con marmellata ciliegie
A ri grazie per questa bellezza
Stefano
Ho scoperto oggi questo blog e già vorrei cucinare tutto! Grazie per le idee interessanti e per il garbo con cui le proponete: le illustrazioni sono "poetiche". Vi seguirò, un po' alla volta. Penso di iniziare proprio da questa torta!
RispondiEliminagrazie!
RispondiEliminaSon del partito del non lievito. Se riesco a trovare degli amaretti non dolci, a volte ci sono al Carrefour, ci provo. Dezuccherando tutto il resto...
RispondiEliminaHo appena scoperto la ricetta di questo dolce ,leggendo,mi è venuto in mente l'illustre Artusi ,mi pare del suo stile ,sabato proverò a fare questa torta di sicuro,grazie.
RispondiEliminaSeguendo le notifiche di Pinterest sono finita su questo blog ed ho scoperto un mondo che sembrava svanito , ingurgitato dai nuovi social media! Mai ,scoperta ,fu più felice! Cercherò di fare questa torta sperando che venga invitante come quella di Artemisia . Grazie
RispondiEliminaben arrivata tulipano
RispondiElimina