lunedì 10 luglio 2023

Pasta con zucchine barocche



Di Artemisia

Mentre tutte le piante si affrettano, evolvono, firoriscono - sfioriscono, la tillandsia juncea ci mette secoli a svolgere il suo bocciolo. Trovo una piccolissima commovente ospite candida sull'edera. Raccolgo rametti, fiori smarriti, li metto in un vaso. Fiorisce una nuova ortensia, di quelle cosidette piatte o a cuffia di pizzo, fiori vistosi sterili in cerchio esterno, fertili e minuti all'interno. Vengono a cena Marco e Silvia. Che fo, che gli do, ho delle grandi zucchine verde scuro; so che stanno bene con uvetta e capperi, penso alla Pizza di zucchine, faccio un bel piatto di pasta con le zucchine, poi bresaola, insalata mista con erbette (coriandolo, menta), e dolcetti alle mandorle di freschezza commovente che Silvia porta da Catania.

Affettare con la mandolina una decina di zucchine, di quelle grandi, a pelle liscia, verde scuro.

In una grande padella versare olio di oliva extravergine fino a coprirne il fondo.

Farvi dorare con attenzione tre spicchi d’aglio infilzati con uno stuzzicadenti; così alla fine della cottura delle zucchine potrete individuarli facilmente e toglierli.

Versare le zucchine nella padella, salare; fuoco medio; prima con il coperchio poi senza; mescolando di quando in quando, farle stufare.

Aggiungere quattro cucchiai colmi di uvetta, due cucchiai di pinoli, tre di capperi dissalati e un po’ triturati, quattro di olive taggiasche denocciolate. Mescolare e far andare qualche minuto.

Aggiungere un giro di pepe nero di mulinello. Mescolare.

Cuocere della pasta ben al dente; in questo caso, 500g di calamarata. Tenere un mestolo di acqua di cottura di riserva.

Versare la pasta scolata nella padella, mescolare un paio di minuti. Se necessario aggiungere un goccio di acqua di cottura.

Fuori dal fuoco aggiungere quattro cucchiai di basilico e prezzemolo triturati, e abbondante pecorino grattugiato.








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