martedì 25 dicembre 2012
NATALE 2012. IL PRESEPE
Care statuine romane, come vi conosco poco; venite da una Piazza Navona che ancora aveva banchetti con pasquarelli di coccio, vi ho accumulato alla rinfusa, poche volte avete visto la luce e spesso siete rimaste, oscurate e apparentemente tacite e ferme, avvolte nelle spaiate carte, quale rossa, quale d'oro, quale con una pezzo di stella, avanzi dei regali. Eppure qualcosa succede quando ve ne state nel buio della vostra scatola: l'asino esce con un orecchio di meno, un pastore ha perso di netto la testa: quali lotte hanno luogo? Che combinate? E' la storia dei vangeli, o è tutt'altra, una storia oscura tutta vostra di cui non sapremo mai nulla?
Ho messo i feriti da parte e forse faremo un laboratorio con voi, magari vi faccio una veste nuova, ma ancora non so che faccia volete avere; quanto a facce, come ci vuol poco per parlare con qualcuno, basta che abbia due occhi, ed ecco l'umano che si presenta, che chiede.
Per fortuna avevo abbondanza d'asini, e dai cinesi ho trovato un finto muschio che mi ricorda ciò per cui la nostalgia mai cessa: i morbidi muschi di campagna, che erano il presepe. Ho raccolto un po' di scorze d'albero di cui in casa ho sempre frammenti (conosco ciò che è indispensabile) e ho messo tutto in un vassoio; dietro Dio da giovane ho piazzato Vedute prospettiche di Venezia e un centrino di carta rossa vecchio quanto me. Le piastrelle siriane su cui quando l'occhio cade il cuore si stringe le ho accostate al presepe, perchè Quello si ricordi di fare qualcosa; i re magi invece stanno su piastrelle indiane: nei presepi, è noto e forse non ci si pensa abbastanza, tutto trova il suo posto.
Anche il pastore di Castelli si è trovato, com'è come non è, a fare la parte sua.
Un secondo presepe per cui non ho più avuto asini a sufficienza ha avuto in cambio due pesci e due netsuke giapponesi.
bello il tuo presepe,molto personale Auguri!
RispondiEliminagrazie mille auguri anche a te.
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