Ho infatti ordinato, unica audace tra tutti, che poi invece di pagare il giusto la loro pavidità ne hanno assaggiato ognuno un pezzetto, un grande, leggero bigné a ciambella dall'esterno caramellato e dall'interno cavo e farcito di ottima crema; passando davanti alla cucina ne ho visti due pronti per essere portati ai tavoli e ne ho chiesto il nome.
Svingo, mi hanno detto le due ridenti cuoche; svingo ho cercato su web, ma niente da fare, tranne un accenno in cui non si dice nulla che io non sappia già: è un bignè fritto. Sembrano assai diversi dai loukoumades di pasta lievitata fritta di cui si trovano notizie.
****************
Un anno dopo, questo post attiva nel blog di Bucci una ricerca che ha un bell'esito: il nome e la ricetta: Zvingoi, bignè fritti dalla Grecia Sono infatti diversi dai loukoumades, è una pasta bigné.
Ne vorrei 1 proprio adesso! Perche i blue che vedi nella Grecia sono sempre così belli?
RispondiEliminapensa che bello se potessimo darci appuntamento tra dieci minuti su quel terrazzo a mangiare lo svingo e a chiacchierare!
RispondiEliminapotrebbe essere questo?
RispondiEliminahttp://www.ifood.tv/network/greek_doughnut_svinghi/photos
Lui svingo, io....svengo! che meraviglia ! Tutto quello che mi ricorda la Grecia accresce il desiderio di ritornarci.....Buon weekend, un bacione...
RispondiEliminaGrazie anonimo ( signora in burqa?)
RispondiEliminae del panorama che ne dici, Chiara? :)
RispondiEliminaCiao! Ho trovato qualche informazione in più su questi dolci!
RispondiEliminahttp://lacucinadibucci.blogspot.it/2012/10/zvingoi.html