Di Isolina
Ieri cercavo disperatamente un nome, frugavo nel cervello, cercavo abbinamenti, ma sempre mi sfuggiva perchè si sovrapponevano nomi altri, altre cose. Poi l'idea di andare a sfogliare un vecchio quaderno dove scrivevo (li scrivo ancora, altri quaderni) i menu per gli inviti. Sapevo che il nome doveva esserci. Infatti c'era. Ma di nuovo: che cosa diavolo cucinavo? Voglio dire, iri-tamago, nituké??? Un vuoto totale. Nei miei libri di cucina giapponese non ci sono, ricerche su internet non mi hanno dato soddisfazione. Mi rimane la curiosità verso quella me che faceva anche il pane e appuntava la forma, annotava i vini, si slanciava in cose esotiche. Non facevamo aperitivi? Solo un bicchiere di vino? Una fettina di salame. Divertente rivisitarsi. Nota di Artemisia: i link sono dovuti a una mia ricerca ;) .
Quasi caciucco?
Trattasi di zuppa di pesce ispirata al cacciucco in quanto contiene le sue erbe e odori (come mi insegnò mia cugina Germana, livornese di adozione), ma non tutta quella sarabanda di pesci e quant'altro. Insomma una cosa veloce che non dà pensieri.
Totani, filetti di triglia, tranci di rana pescatrice.
In un profondo tegame metto olio, aglio, peperoncino sbriciolato, salvia tagliata grossolanamente, tutto in generosa quantità.
Appena l'aglio (che avevo tagliato sottilmente) accenna a imbiondire calo i totani tagliati a pezzi e faccio brevemente insaporire.
Aggiungo un bel bicchierozzo di vino (rosso... ma alcuni direbbero bianco). Lascio evaporare e aggiungo passata di pomodoro e una cucchiaiata di triplo concentrato.
Faccio cuocere per una mezz'oretta, anche più, e aggiungo i filetti di triglia e la rana pescatrice (ma pescherà davvero questa rana?), salo prudentemente e continuo la cottura.
Basterebbero cinque minuti, ma esagero, faccio 10.
Alla fine con il cucchiaio di legno spezzetto un po' filetti e tranci.
Appena l'aglio (che avevo tagliato sottilmente) accenna a imbiondire calo i totani tagliati a pezzi e faccio brevemente insaporire.
Aggiungo un bel bicchierozzo di vino (rosso... ma alcuni direbbero bianco). Lascio evaporare e aggiungo passata di pomodoro e una cucchiaiata di triplo concentrato.
Faccio cuocere per una mezz'oretta, anche più, e aggiungo i filetti di triglia e la rana pescatrice (ma pescherà davvero questa rana?), salo prudentemente e continuo la cottura.
Basterebbero cinque minuti, ma esagero, faccio 10.
Alla fine con il cucchiaio di legno spezzetto un po' filetti e tranci.
Un sugo torbido e denso, profumatissimo.
Nei piatti, sopra fette di pane raffermo passato con aglio.
Nei piatti, sopra fette di pane raffermo passato con aglio.
mi immagino il profumo!!!! ah, che buono!!!
RispondiEliminaOttima la scelta delle "carni", Isolina. Io il Caciucco l'ho sempre amato e mangiato, ma mai cucinato. Se mi dici che questa ricetta è "d.o.c.", io la provo!
RispondiEliminaMela: è DOC nello spirito, non nella forma... ma tu buttati e vedrai.
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