

Sembrava che la stessa pasta fosse stata pigiata ora in uno stampo a forma di cuore, ora in uno a forma di pannocchia, ora intrecciata come un canestro. Ne ho assaggiato un frammento da un vassoio che la signora porgeva agli assaggi, e mi è parso che non si dovesse insistere. Tuttavia giocare seduce sempre.
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Nota del 19 dicembre: questa nota dimostrerà perchè un blog è un disastro. La fuggitiva suggestione dell'aver incontrato dei seducenti formaggi belli come trottole di legno scolpito in un mercatino di Praga prima si trasforma - non senza un certo lavoro - in immagini offerte alla condivisione e alla discussione, poi dopo un intervento interrogativo di un'amica che ci legge, non si resiste più a quella tentazione di saperne qualcosa che già stava infastidendo con domande rintuzzate, e così ci si decide a cercare su web, per altro aprendo altri sentieri invece di concludere la faccenda. Ho così appreso che si tratta di formaggi di latte di pecora, affumicati e formati entro stampi di legno, tipici delle montagne polacche, frutto di una lunga e apprezzata tradizione e di una complessa trasmissione di competenza. Deduco anche che nell'assaggio non ho capito niente.
Per saperne di più, cercate digitando la parola Oscypek.
Troppo belli questi post su Praga.... un saluto dai viaggiatori golosi ...
RispondiEliminaDavvero fantasiosi! Fanno. Certo una bella mostra che fa venir voglia. Mi domando se è vecchia tradizione, come quella per il burro o una nuova diavoleria
RispondiEliminacari viaggiatori, mi pare che ci sia una certa affinità :)) ben trovati!
RispondiEliminaisa, ti ho risposto nella nota.
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