giovedì 14 gennaio 2010

IL RUSTICO PANE DEI NOMADI DELLA POETESSA MAYUSUN BINT BHADAL.



Nel primo secolo dell’era islamica (VII a.C.), Maysūn bint Bahdal (in altre traslitterazioni, Jandal), poetessa e cantante, figlia del capo della tribù cristiana dei Kaib, sposa del primo califfo omayyade di Damasco, Mu’āwiya, e madre del califfo Yazīd I, non accettò mai di adattarsi ai modi di vita cittadini e continuò a preferire il rustico pane dei nomadi al pane raffinato della città:

Una tenda battuta dai venti
mi è piü cara di un magnifico palazzo:
mi piace indossare un mantello di ruvida lana,
se l’occhio è vigile, e ne provo più piacere
che a portare stoffe fini e trasparenti;
l’urlo febbrile dei venti
m’è più caro del rullio dei tamburi;
un cane che ringhia contro i passanti lontano
m’e più caro di un gatto che striscia lungo i muri.

..............
Nella tenda, preferisco avere sotto ai denti
piuttosto che pan bianco, pane grezzo.
Desidero soltanto la mia terra,
che unica ai miei occhi è terra nobile.





La protesta si inseriva entro una vecchia disputa tra beduini e cittadini, tra arabi e persiani; il modo di mangiare era fattore di identificazione che rivelava la coesione del gruppo etnico, religioso o sociale.

La ragazza non cianciava al vento. Divorziò, e tornò nella sua steppa tirandosi dietro l'unico figlio, che poi diventerà un chiacchierato califfo.

La poesia e le notizie sul conflitto tra sedentari e nomadi, tra arabi e persiani, in L'islam a tavola. Dal medioevo a oggi, di Lilia Zaouali, Laterza, Roma-Bari 2007.

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La foto della fanciulla beduina è stata presa tra le rovine di Gerasa.

5 commenti:

  1. Se questa é la tua Bimba, a dire che é incantevole é poco... da grande stregherà tutti gli uomini con i suoi bellissimi Occhioni... complimenti... bacio

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  2. sì, incantevole e anche gentile. ma non è mia :) è una fanciullina beduina incontrata tra le rovine di Gerasa. Ho pensato che poteva somigliare alla principessa.

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  3. Che occhi meravigliosi questa ragazza!
    hai reso l'immagine della principessa! :)

    bella storia!

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  4. mi ricordo gli occhi di quella donna afgana, copertina del national geografic...
    e ci risiamo con stanziali contro nomadi!! ;-)

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  5. nell'anima, ne sono più che sicura, sono una nomade. Esser nomadi è l'unico modo elegante a giusto
    In questa incarnazione però, faccio quello che posso
    Isa

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