domenica 21 dicembre 2008

PARIGI. MUSÉE DU QUAY BRANLY. CAFÉ BRANLY.













Annidato sotto l’enorme pancia rossa del museo, il Cafè. Sul tetto c’è pure un Restaurant panoramico, non visitato. Quanto al Café, è affollato, operoso, bello e perfino gourmand. Infatti la Cassoulette di pétoncles (una sorta di capette sante di taglia ridotta) con funghi e spume allo zafferano è stata – pensate un po’ - la cosa che ho più apprezzato nei miei pasti parigini, in questa recente visita (se non si considerano le ottime, polpute ostriche Lipp, che si presentano alla memoria chiedendo di andare la primo posto).

Nunchesto ha avuto un buon pollo, cosiddetto tandoori, con riso. Insomma una cucina fusion, ma buona.

Certo alla gioia ha contribuito lo specifico del Cafè nella sua massima espressione: il ricoverarti dal vento e dalla pioggia, l’accoglienza che segue la trepidazione: ci sarà posto? , la vista divertente dell’incombente Tour Eiffel, la magnifica struttura, la promessa della successiva visita alle collezioni.

Le Café Branly

Le Reustaurant e le Café

9 commenti:

  1. belle bellissime le foto, sei a parigi? che meraviglia

    nerina

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  2. e bravi, vi siete ricoverati in un posto mica qualunque....buon proseguimento....

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  3. lo andrò a visitare anche io, non ci sono ancora stato

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  4. E quel bouquet di amaryllis bianchi e rossi che fa belle mostra di sé sul bancone, quant'è charmant da uno a dieci?

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  5. Buon giorno Nerina, e ben venuta in AAA. Parigi haimé è stata lasciata, ma le valigie sono pronte per Venezia, quindi ci consoleremo :)

    Auguri!

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  6. ciao Astro, ben ritornata e auguri anche a te!

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  7. Gunther, vale proprio al pena, è un posto - parlo di tutto, museo incluso, dentro e fuori - davvero bello.

    anche le mostre temporanee sono interessantissime.

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  8. Aioula, "occhio lungo" è il tuo nome indiano :)

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commenti