mercoledì 8 ottobre 2008

Grecia. Atene. Ouzeria alla Plaka




Cosa di meglio che oziare in un luogo sconosciuto? Smettere di correre a conoscerlo e aderire, abbandonarsi, distrarsi dalla propria attenzione volta alle mete immancabili e lasciarsi prendere dalla curiosità per l’inessenziale, il casuale.

Così, uniti, contenti, tutti e quattro i turisti si sono seduti nell’ombreggiata ouzeria attraversata da venticelli miracolosi nel caldo della città e hanno bevuto tutti, quasi astemi inclusi, il latteo ouzo che solo in Grecia è così piacevole e inebriante.

Ci è stato offerto alla scelta un grande vassoio di spuntini; sono state prese ogni tipo di creme, tra cui il tarama, un certo sapido formaggio, ceci (ed evviva la cipolla).

Infine ci è stato offerto un dolcetto "arabo" imbevuto di sciroppo, che ricordava ancora una volta gli intrichi di culture.

Anche nell'ombriosa chiesa un offerta di dolcetti.

Gatti troppi, troppo giovani, troppo affamati.












6 commenti:

  1. ouziamo, dunque, al pari di oziamo.
    ;)
    a.o.

    RispondiElimina
  2. che invidia che ci fai e non solo per la vacanza

    RispondiElimina
  3. @ aiuola, sì, oziare è bello.

    @ gunther, anch'io adesso invidio quella me stessa :)

    @ dede, grazie della traccia, mi chiedevo che accidenti fosse.

    RispondiElimina
  4. a pensarci meglio potrebbe invece trattarsi di HALOUMI

    RispondiElimina

commenti