martedì 16 settembre 2008

GRECIA. ATENE. MUSEO ARCHEOLOGICO. FORSE COMMODO.



Questa faccia sbiancata, dalle orbite cupe e vuote, smangiata, sfatta, in cui sopravvive la maschera umana e una sorta di bellezza idealizzata che annega nel disfarsi delle forme, pare che potrebbe essere quella di Commodo, il figlio di Marco Aurelio.

Commodo, che morì strangolato da un tale Narcisso in una congiura di palazzo e che fu oggetto di damnatio. Forse le ferite di questa testa di marmo dal candore allarmante furono provocate da qualche picca vendicativa, animata dalla rabbia verso questo giovane morto o da devozione nei confronti dei nuovi poteri; giovane la cui vita viene descritta come oscena e pazza.

Sconcerta la letteratura sugli imperatori romani; sentiamo una distanza aumentata dal vocìo avvelenato di scribi che scrivevano per i poteri che vennero dopo, e che si diedero al cancellare, disfare. Chi era Commodo?


Foto di Nunchesto.

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