In ogni tempio ci sono operai al lavoro. Qui fronteggiano immense pietre con taciti strumenti; non si ode nessun lacerante sibilo di mannaie elettriche, il tac tac del martello si disfa nell'aria soleggiata. Sembra che stiano ripristinando il muro di cinta. Le foglie di palma interecciate riparano, dalla capanna escono fumo e chiacchiere: è ora di pranzo. Le operaie pazientemente scalzano muschi dal suolo di pietra: è da poco passato il monsone, restano pozze d'acqua.
Belle foto, ovviamente, ma quanto mi piace questo tuo modo di unire e diluire con ricette più o meno nostrane, sicché, sembra, la globalizzazione, una bella e auspicabile condizione.
RispondiEliminasandra
sandra: :)
RispondiEliminadopo aver guardato tutte le foto, torna ad affacciarsi alla mente l'eterna domanda: perché ogni luogo della terra, mi sembra abbia un ritmo di vita infinitamente più "umano" di quello di Milano? Persino a New York ho avuto l'impressione se la prendessero con più calma...
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