Da quando poggiai l'occhio la prima volta su queste nature morte, le torte mi incantarono. Dolci o salate che fossero, immaginavo aromi, spezie, profumi, rotolamenti di olive e frutti preziosi fuori dalle morbide, opulente trippe, entro deliri di mollezze e umidità racchiusi in alte mura croccanti di paste cesellate. Notare come il cucchiaio sembri essere l'arnese di elezione per impadronirsi delle ricche farcie, mentre si immagina la mano che porta alla bocca pezzi di crosta.
Eccone alcune.
Floris Van Schooten (1590-ca.1655).
da qui.
Floris Claesz (1575 - 1651).
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Willem Claesz Heda (1594 - 1680).
da qui.
da qui.
da qui.
da qui.
Una piccola nota sui vari "da qui"; ho segnalato la provenienza delle immagini. Se tuttavia violo qualche diritto, sono pronta a recedere.
Questo link rimanda ad alcune cosiddette medievals pies; da esso si evince come non la finiremo mai di pensare che tutto ciò che in un modo o nell'altro ci è estraneo è pure sospetto: la crosta si poteva mangiare, o era dura e spessa come un muro?
la crosta non credo dura a mo' di un sasso, dal momento che in Olanda, Paesi bassi, Germania si fa uno smodato uso di burro ergo... forse sul rancido caso mai un pensierino mi vien di farlo!
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