venerdì 2 novembre 2007

CAMPANIA. ISCHIA. IL BRUMOSO GATTO DI SANT’ANGELO.








Su una stradina che costeggia a mezzacosta il mare, tra agavi e luminosi baluginii, incontro per due volte un giovane gatto grigio molto morbido, sottile sotto una nuvola di aerei peli brumosi, occhi sfuggenti verde giada. Appare nuvoloso e nebbioso nella limpida luce marina. La prima volta che ci vediamo mi viene subito incontro e inizia ad abbracciarmi allacciandosi alle mie caviglie. Sembrava che non vedesse l’ora di avere a che fare con un umano. Al secondo incontro è sul muretto che si pulisce, la rossa lingua persa nel viluppo dei peli. Non alza neppure la testa; è assorto in un mondo di esclusiva e assorta gattità.

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