In estrema sintesi?
La miracolosa assenza, per l’Austria, di Cecco Beppe e Sissi. Svaniti. Ci sono i Vescovi. E Mozart. Ma i due, niente. Un riposante vuoto. Niente baffoni dell’uno, niente grugnetto dell’altra.
Le tombe rococò. Decisamente, le uniche con le quali prenderesti un tè. Soprattutto quelle delle beghine del Nonnberg, in alto sulla città, piene di rose, luminose, più delle famose di Petersfriedhof. Ricordo di altre altrettanto gentili, in Norvegia, di legni arricciolati e dipinti.
L’invidiata quantità di frutti di bosco al mercato.
E poi, certo, il
festival.
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