Mi è capitato di fare, anni fa, una torta di ciliegie bella a vedersi, come un pouff arabo costellato di sfere rosse in disegno mussulmano. Assaggiandola, ero storta, ho piantato una grana; mi pareva tamugna. I giorni successivi, a colazione, mi dicevo: guarda la fame, è piacevole questa torta tamugna. Poi ne ho dato una fetta a un'amica, a un amico: "E' soda, come piace a me! E' squisita!". Mi sono pentita e l'ho battezzata Divano del Sultano. L'ho rifatta. La versione attuale è bizzarramente nereggiante per l'uso di zucchero nero - un regalo - ed è fatta con metà dosi, in uno stampo di 18cm di diametro. Sotto ci sono le foto dell'Ur Versione.
Snocciolate 400g di ciliegie e tenete il succo da parte.
Macinate 100g di mandorle con la buccia (con un cucchiaio di zucchero, che assorbe l'olio) e unitele a 140g di farina autolievitante, un pizzico di sale, due cucchiaini di zenzero in polvere e la scorza di un limone grattugiata.
Montate 200g di burro a crema spumosa con 80g di zucchero.
Unite i tuorli di 3 uova grandi uno per volta e sbattete bene, unite il composto farina-mandorle e l'eventuale succo di ciliegia raccolto.
Unite i 3 albumi montati a neve densa.
Versate l'impasto in una tortiera di 22 cm ben imburrata e rivestita di carta forno.
Disponete le ciliege a spirale premendole poco nell'impasto.
Cuocete per 40 minuti a 180°.
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