giovedì 15 ottobre 2015

Uova in camicia con l'amanita caesarea, ovolo buono


Da Artemisia

Il mio banco al mercato - il preferito - è tenuto da un padre e un figlio ruvidi e rossi di campagna; lui - il padre -  fu un impiegato; molti anni fa mollò la penna e prese la zappa. Non ha l'aria pentita, e ha tirato su un figliolo altrettanto soddisfatto. Mi hanno indicato un cartoccio di amanita caesarea, ovolo buono, scoppiando di orgoglio. Presa da quel color dell'oro, lo porto a casa. Grazie Vertunno, dio etrusco degli orti e dei giardini, ti celebro, come una volta accadeva, in ottobre.

Funghi amanita caesarea, ovolo buono.

Puliti, tagliati, rapidamente trifolati con aglio e olio d'oliva.

Fette di palatone (pane cafone napoletano) sottili, abbrustolite e leggermente strofinate d'aglio sul fondo di una scodella, ovoli trifolati, spolverata di prezzemolo.

Sopra, un uovo in camicia








3 commenti:

isolina ha detto...

Paradiso! Ricordo ancora e ricorderò sempre l'ultima volta che andai in cerca di funghi nel bosco e trovai un nobile bellissimo ovulo (gli ovoli qui detti cucchi). Me lo mangiai alla griglia, sul fuoco del camino, ero sola e quasi mi sentii in colpa

artemisia comina ha detto...

cappuccetto rosso

mammadeglialieni ha detto...

così semplice e così sublime!

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