mercoledì 11 luglio 2012
TERRAZZI ROMANI E LIETI INVITI
Amo moltissimo essere sfamata. Anche con cose di sublime semplicità, come ottimi fagiolini smilzissimi, o polpettine al limone, o un'affettuosa pasta con le zucchine. Aver fame e avere un'amica che ti tende questi piatti, è bello tanto quanto promette "dar da mangiare agli affamati".
Ho superato il limite della screanzatezza, mi sono seduta accanto alla tavola e mi sono messa a mangiare come Lazzaro a cui il ricco Epulone avesse concesso l'accesso alla mensa. Questo il cuore della faccenda; ma oltre a ciò, intorno a me lucevano gerani farfalla, pendevano gialli pomi, frusciavano rami di olivi e gelsomini, mentre tutt'in torno girava l'ampio panorama di Roma, dorata e luminosa, oscura e dolce.
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5 commenti:
come sei brava, Artemisia! <3
dici? (mi inviti? :DDD)
quando vuoi! sei una commensale che dà certamente soddisfazione :)
(sono sempre incerta quando devo usare il termine 'ospite', l'incertezza fra chi cucina e chi mangia mi blocca :D)
Impagabili amicizie
ecco, quelle. :))
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